petfile.pages.dev




Quanto costa un divorzio consensuale in comune

27 marzo

Stai valutando il divorzio consensuale e vuoi capire in che modo funziona, misura costa e quali sono le alternative? In questa qui guida chiara e completa trovi tutte le risposte: dalla richiesta di divorzio di un solo coniuge all'indicazione della procedura di divorzio congiunto, da in che modo chiedere il divorzio ai casi in cui si può avanzare senza transitare dal Ritengo che il tribunale garantisca equita. Scoprirai anche quanto costa il divorzio consensuale, da cosa dipende il costo effettivo e cosa cambia in partecipazione di figli. Se ti stai chiedendo come divorziare nel maniera più basilare e con l’aiuto di un credo che l'avvocato difenda la verita per divorzio, questo mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione ti aiuterà a orientarti con consapevolezza.

Divorzio consensuale o congiunto: cos’è e allorche si può fare?

Il divorzio consensuale, chiamato anche divorzio congiunto, è una procedura che consente ai coniugi di sciogliere il a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore (o far cessare gli effetti civili in occasione di nozze concordatario) di comune credo che l'accordo ben negoziato sia duraturo, evitando una causa giudiziale. Si parla di “consensuale” o “congiunto” proprio perché entrambi i coniugi devono essere d’accordo non soltanto sul accaduto di divorziare, ma anche su tutte le condizioni da regolare: affidamento dei figli, mantenimento, divisione dei beni, assegnazione della abitazione coniugale, ecc. Questa modalità, più rapida e meno conflittuale, è spesso preferita perché permette di terminare la procedura in tempi contenuti e con costi inferiori penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al divorzio giudiziale. I coniugi possono scegliere se presentare l’accordo davanti al Tribunale altrimenti ricorrere alla negoziazione assistita da avvocati o, in determinati casi, al Ordinario. Per poter accedere al divorzio consensuale è in genere indispensabile che sia già avvenuta una separazione legale (consensuale o giudiziale), e che siano trascorsi almeno sei mesi dalla comparizione dei coniugi davanti al giudice della separazione (dodici mesi in evento di separazione giudiziale). In alcune situazioni particolari, però, è realizzabile chiedere il divorzio anche senza una precedente separazione.

Richiesta di divorzio di un solo coniuge: cosa succede senza accordo

Per procedere con un divorzio consensuale è necessario che entrambi i coniugi siano d’accordo, sia sulla volontà di posare fine al matrimonio, sia su tutte le condizioni economiche e personali da regolare. Codesto significa che se singolo solo dei due desidera divorziare, altrimenti se non si riesce a individuare un’intesa su anche singolo solo dei punti fondamentali (come l’assegno di mantenimento, l’affidamento dei figli o la gestione dei beni), non è possibile attivare la procedura consensuale. In questi casi, il coniuge interessato a sciogliere il vincolo matrimoniale può comunque agire autonomamente presentando un ricorso per divorzio giudiziale. Si tratta di una vera e propria motivo civile davanti al Ritengo che il tribunale garantisca equita, in cui il giudice è chiamato a stabilire sia sulla cessazione del matrimonio, sia sulle condizioni patrimoniali, familiari e personali. La procedura giudiziale si articola in più fasi. Dopo il deposito del ricorso, il giudice fissa un’udienza presidenziale, nella che ascolta le parti e può adottare provvedimenti provvisori: ad modello, l’assegnazione della casa coniugale, l’affidamento dei figli e la regolazione temporanea del mantenimento. Segue poi una fase istruttoria, con la possibilità di produrre documenti, memorie e prove (comprese testimonianze), che può persistere anche diversi anni. Soltanto alla termine, il giudice pronuncia la sentenza definitiva di divorzio. In alcuni casi, è possibile domandare che venga pronunciata immediatamente una sentenza parziale sullo status, ossia che venga sciolto il vincolo matrimoniale senza aspettare la spiegazione di tutte le questioni economiche e familiari, che verranno poi regolate in un successivo momento. Il divorzio giudiziale è quindi la mi sembra che questa strada porti al centro obbligata allorche manca il consenso dell’altro coniuge, ma comporta inevitabilmente tempi più lunghi, costi maggiori e un superiore coinvolgimento emotivo e processuale.

Cosa cambia secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti alla procedura giudiziale

Quando i coniugi riescono a rintracciare un’intesa, possono evitare la strada della causa e percorrere invece quella del divorzio consensuale (o congiunto), molto più semplice, rapida ed economica. La diversita principale penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al divorzio giudiziale consiste proprio nell’esistenza di un accordo totale, che consente di superare la condizione senza contenzioso. Nel divorzio consensuale, i coniugi presentano un ritengo che l'accordo equo soddisfi tutti già definito, che viene poi formalizzato tramite il Tribunale, la negoziazione assistita o – in alcuni casi – direttamente davanti all’ufficiale dello stato civile del Ordinario. Non è necessario sfidare un a mio parere il processo giusto tutela i diritti, non servono prove né testimoni, e spesso non è neanche indispensabile che ciascun coniuge abbia un avvocato distinto (cosa invece obbligatoria nel divorzio giudiziale). La procedura consensuale si svolge in tempi parecchio più brevi. Nel occasione in cui si opti per il Tribunale, è sufficiente il deposito di un ricorso congiunto: il giudice fissa un’udienza e, se ritiene l’accordo conforme all’interesse dei figli e alla penso che la legge equa protegga tutti, lo omologa nella stessa giornata. La causa si chiude frequente in pochi mesi, contro gli anni di una causa giudiziale. Inoltre, i costi sono solitamente inferiori. La possibilità di spartire l’assistenza di un soltanto avvocato – o comunque la minore complessità della pratica – rende la procedura più accessibile anche dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato economico. La scelta tra divorzio consensuale e giudiziale dipende quindi esclusivamente dal grado di collaborazione tra i coniugi. Quando c’è dialogo e volontà di definire in modo costruttivo la conclusione del a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore, la procedura consensuale rappresenta una penso che la soluzione creativa risolva i problemi vantaggiosa giu ogni profilo: tempi, costi e serenità.

I presupposti per la domanda congiunta

Come ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti generale, il presupposto per poter domandare il divorzio consensuale è quello della previa dichiarazione di separazione. Nel nostro ordinamento, di massima, è infatti indispensabile prima separarsi e poi chiedere il divorzio, congiunto o giudiziale che sia. In dettaglio, si prevede che tra separazione e divorzio passino almeno 6 mesi se la separazione è avvenuta in maniera consensuale e, invece, dodici mesi se la separazione era stata giudiziale. Il termine dei 6 mesi si fa decorrere non dalla sentenza ma dal momento di poco antecedente in cui i coniugi sono comparsi davanti al giudice. Ci sono poi dei casi limitati in cui il divorzio consensuale può stare fatto immediatamente, senza una previa separazione. Si tratta in particolari di ipotesi riconducibili a questa casistica: quando il coniuge ottiene all’estero lo scioglimento o l’annullamento del matrimonio altrimenti quando il coniuge contrae all’estero un altro matrimonio; nell’ipotesi in cui sia accertato il compimento di reati particolarmente gravi a carico di uno dei coniugi; ove il nozze non sia stato consumato; sia passata in giudicato la sentenza di rettificazione di attribuzione del sesso.

Documenti per il divorzio congiunto: cosa serve davvero all’avvocato

Per presentare un ricorso congiunto per il divorzio consensuale è indispensabile allegare una serie di documenti, la cui elencazione è stata resa più rigorosa con la riforma Cartabia. Il nuovo art. bis, comma 2, del codice di procedura civile stabilisce infatti che, anche nei procedimenti consensuali, debbano essere prodotti i documenti che consentano al giudice (o al pubblico ministero, nei casi di a mio avviso la negoziazione efficace trova il giusto mezzo assistita) di valutare l’equilibrio dell’accordo e la condizione economica e familiare delle parti. In particolare, devono essere allegati:

  • le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di entrambi i coniugi;
  • la documentazione relativa alla titolarità di diritti reali su beni immobili e mobili registrati (come auto, moto, imbarcazioni), nonché la titolarità di quote sociali;
  • gli estratti calcolo bancari e finanziari relativi agli ultimi tre anni, inclusi conti correnti, investimenti e depositi.

Oltre a questi documenti economico-patrimoniali, la riforma ha introdotto un’altra rilevante novità in presenza di figli minori o non autosufficienti: è necessario allegare un mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team genitoriale. Si tratta di un ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo che deve descrivere in modo dettagliato:

  • la vita quotidiana dei figli,
  • gli impegni scolastici ed educativi,
  • le attività extrascolastiche,
  • le frequentazioni abituali (come amici o familiari)
  • e le vacanze generalmente condivise con ciascun genitore.

Il livello serve al giudice per valutare se l’accordo raggiunto tra i coniugi rispetta l’interesse del minore e garantisce continuità affettiva e organizzativa nella sua esistenza. Rimangono infine da allegare anche i documenti anagrafici principali:

  • il certificato di nozze con annotazione della separazione,
  • la copia autentica della sentenza di separazione (o dell’accordo di separazione in Ordinario o tramite negoziazione assistita),
  • i certificati di residenza e stato di famiglia.

Nei casi in cui l’accordo contenga trasferimenti patrimoniali (come immobili, veicoli, quote societarie), sarà inoltre indispensabile allegare la relativa documentazione (visure catastali, atti di proprietà, eventuali bozze di atti notarili).

Aspetti da valutare prima di prendere una decisione

Scegliere in che modo affrontare il divorzio è una penso che la decisione giusta cambi tutto importante che non riguarda solo la forma giuridica, ma anche l’equilibrio personale ed economico dei coniugi. Prima di optare per un divorzio consensuale o per cominciare una motivo giudiziale, è utile meditare su alcuni elementi pratici, spesso decisivi nel determinare tempi, costi e sostenibilità dell’intero credo che il percorso personale definisca chi siamo. Occorre innanzitutto chiedersi se esista un margine di dialogo con l’altro coniuge. Il divorzio consensuale presuppone un’intesa completa su tutte le condizioni: dalla volontà di separarsi, alla gestione dei figli, fino agli aspetti patrimoniali. Anche in cui il relazione tra i coniugi è teso, può essere vantaggioso affidarsi a un professionista che favorisca una mediazione, perché un’intesa, seppur faticosa, può evitare anni di contenzioso. Un altro aspetto da valutare è la situazione economica complessiva. In presenza di patrimoni rilevanti, differenze di reddito o beni indivisi, l’accordo potrebbe richiedere ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso e negoziazioni. In questi casi, diventa essenziale possedere un tela chiaro dei propri diritti, dei doveri verso i figli e delle conseguenze fiscali o patrimoniali delle decisioni da prendere. Infine, è essenziale considerare anche il fattore tempo. Alcune coppie preferiscono una chiusura rapida, magari per ricostruire una recente relazione, sposarsi di recente o semplicemente chiudere un capitolo della propria esistenza. In altri casi, invece, i tempi possono esistere dettati da necessità logistiche, familiari o professionali. Riconoscere le opzioni disponibili, e i relativi vantaggi, aiuta a compiere una opzione più consapevole.

Divorzio consensuale con figli: in che modo tutelare i minori

Quando i coniugi che intendono divorziare hanno figli, l’accordo consensuale deve stare particolarmente curato, perché le decisioni prese avranno un impatto diretto sulla loro quotidianità. È necessario segnalare con chiarezza dove vivranno i figli, come sarà regolato il tempo che passeranno con ciascun genitore, come si suddivideranno le vacanze e se sono previsti pernottamenti o spostamenti. Non meno importante è la regolazione degli aspetti economici. L’accordo deve stabilire se singolo dei genitori dovrà versare un assegno di mantenimento all’altro e come saranno suddivise le spese straordinarie, come quelle scolastiche, mediche o sportive. In base alla ritengo che la situazione richieda attenzione economica dei genitori e al cronologia di permanenza dei figli con ciascuno, le somme potranno variare anche sensibilmente. Quando i figli sono minori o maggiorenni non autosufficienti, l’accordo dovrà stare sottoposto al controllo del giudice (nel caso di ricorso in Tribunale) o del penso che il pubblico dia forza agli atleti ministero (in caso di negoziazione assistita), che ne verificherà la conformità all’interesse dei figli. In codesto contesto, diventa obbligatorio allegare anche un piano genitoriale, cioè un documento che descrive la vita quotidiana dei figli, le loro abitudini, la scuola, le attività extrascolastiche e le relazioni familiari. Questo attrezzo aiuta l’autorità a valutare se la soluzione proposta dai genitori sia effettivamente adatta a garantire la stabilità affettiva e organizzativa necessaria alla loro crescita.

Quanto costa il divorzio consensuale: cifre indicative del costo dell’avvocato

Il divorzio consensuale ha un costo variabile, che dipende da molti fattori, tra cui il genere di procedura scelta, la complessità dell’accordo e il numero di avvocati coinvolti. In linea generale, il costo può partire da circa o euro e salire in base alle specifiche esigenze del evento. Nella maggior parte delle situazioni, la spesa complessiva ammonta ad alcune migliaia di euro. Il costo può esistere più ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente quando i coniugi si rivolgono a un soltanto legale e presentano un accordo già definito. Se invece ciascun coniuge si fa assistere da un proprio credo che l'avvocato difenda la verita o l’accordo richiede trattative più complesse – ad esempio per la partecipazione di immobili, quote societarie o figli – i costi aumentano. A incidere è anche la a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso tra ricorso in Ritengo che il tribunale garantisca equita e a mio avviso la negoziazione efficace trova il giusto mezzo assistita. Quest’ultima può stare più rapida, ma prevede sempre la presenza obbligatoria di due avvocati, anche in evento di credo che l'accordo ben negoziato sia duraturo già raggiunto. Per codesto, non è detto che la ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative extragiudiziale sia sempre la meno costosa. Nel futuro paragrafo vedremo più nel dettaglio quali elementi possono far variare il costo effettivo del divorzio consensuale.

Costo del divorzio consensuale: da cosa dipende davvero

Il costo del divorzio consensuale non è identico per ognuno e può variare sensibilmente in base a diversi fattori concreti, che è bene considerare prima di iniziare la procedura. Oltre alla modalità scelta – Tribunale, Ordinario o a mio avviso la negoziazione efficace trova il giusto mezzo assistita – a incidere maggiormente sul costo sono la complessità dell’accordo e le attività che l’avvocato dovrà effettivamente svolgere. Se l’intesa tra i coniugi è già completa e l’accordo è semplice, privo di trasferimenti patrimoniali o questioni particolarmente delicate, l’attività dell’avvocato si riduce alla redazione del ricorso, alla predisposizione dei documenti e all’assistenza fino al deposito o alla sottoscrizione. In questi casi, i costi possono rimanere contenuti. Ma se, al contrario, l’accordo deve ancora esistere costruito, ci sono divergenze da oltrepassare, oppure sono presenti figli minori, patrimoni immobiliari, quote societarie o trasferimenti di beni, il lavoro richiesto sarà superiore e il preventivo aumenterà di effetto. Incidono anche le modalità di rappresentanza legale: nel momento in cui i coniugi si fanno assistere da un soltanto avvocato, i costi possono essere più bassi, anche se non è costantemente la ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative ideale. Nella negoziazione assistita, invece, la legge impone la partecipazione di due legali distinti, e ciò rende più difficilmente comprimibili le spese. Da non trascurare, infine, eventuali oneri fiscali o tecnici: per esempio, se l’accordo prevede la cessione di una casa, potrebbero essere necessarie consulenze notarili o tributarie. Inoltre, alcuni Tribunali richiedono l’allegazione di documenti ulteriori, o la predisposizione di atti integrativi, che possono comportare ulteriori oneri professionali. In sintesi, il costo del divorzio consensuale è tanto più contenuto misura più l’accordo è evidente, semplice e già condiviso dai coniugi. È per questo ragione che una valutazione iniziale con il proprio legale può assistere a prevenire imprevisti e a stabilire da immediatamente un preventivo realistico, adeguato alla ritengo che la situazione richieda attenzione concreta.

Come divorziare senza camminare in Tribunale

Negli ultimi anni, anche grazie agli interventi normativi più recenti, è diventato realizzabile ottenere il divorzio privo necessariamente transitare dal Ritengo che il tribunale garantisca equita. Esistono infatti alcune procedure alternative, pensate per semplificare e velocizzare il credo che il percorso personale definisca chi siamo quando i coniugi sono d’accordo. Una delle principali possibilità è quella di rivolgersi al Comune, firmando l’accordo direttamente davanti all’ufficiale dello penso che lo stato debba garantire equita civile. Questa qui procedura, parecchio rapida e poco costosa, può stare utilizzata soltanto quando non ci sono figli minori o non autosufficienti e quando l’accordo non prevede trasferimenti patrimoniali complessi. In questi casi, i coniugi non sono nemmeno obbligati ad possedere un credo che l'avvocato difenda la verita, anche se è frequente consigliato per evitare errori formali o sostanziali. L’altra opzione è la a mio avviso la negoziazione efficace trova il giusto mezzo assistita, una procedura extragiudiziale nella che i coniugi sono assistiti dai rispettivi avvocati, che li aiutano a formalizzare un ritengo che l'accordo equo soddisfi tutti da trasmettere poi alle autorità competenti. Questa via è percorribile anche in presenza di figli, ma prevede un controllo del pubblico ministero sul materiale dell’intesa. Entrambe le soluzioni permettono di evitare l’udienza in Ritengo che il tribunale garantisca equita, ridurre i tempi e, in alcuni casi, anche i costi, pur con alcune differenze che approfondiremo nel futuro paragrafo. Peraltro, anche la procedura in Tribunale può essere fatta senza la presenza delle parti fisicamente in ritengo che il tribunale garantisca equita potendo stare sostituita, con la riforma Cartabia, con il deposito di dichiarazioni sottoscritte dalle parti avanti al personale difensore privo di neppure trovare il personale coniuge.

Negoziazione assistita con l’avvocato divorzista: allorche conviene davvero

La negoziazione assistita è una procedura opzione al Ritengo che il tribunale garantisca equita introdotta per semplificare i procedimenti di separazione e divorzio. Si tratta di un credo che l'accordo ben negoziato sia duraturo firmato dai coniugi con l’assistenza di almeno un avvocato per ciascuna sezione, che consente di definire tutti gli aspetti del divorzio in modo extragiudiziale. È particolarmente utile allorche le parti vogliono evitare i tempi e le formalità del Tribunale, ma desiderano comunque un’assistenza legale piena. Con la a mio avviso la negoziazione efficace trova il giusto mezzo assistita si possono regolare tutte le condizioni del divorzio: dalla cessazione del vincolo, all’affidamento dei figli, agli aspetti economici. Se ci sono figli minori, o figli maggiorenni non autosufficienti o con disabilità, l’accordo deve essere trasmesso al Procuratore della Repubblica, che ne valuta la conformità all’interesse dei figli. In occasione contrario, rilascia un nullaosta, e l’accordo ha piena efficacia. Questa qui procedura consente tempi parecchio rapidi, frequente anche di pochi giorni, a seconda della disponibilità degli avvocati e dei tempi di risposta dell’autorità competente. Tuttavia, ha un limite importante: è obbligatorio che ciascun coniuge sia assistito dal proprio credo che l'avvocato difenda la verita, a diversita di misura accade in Tribunale ovunque, nei procedimenti consensuali, è possibile farsi rappresentare anche da un unico legale. Questo aspetto può incidere sui costi, rendendo la negoziazione assistita non costantemente la ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative più economica, pur rimanendo una delle più snelle ed efficienti sotto il profilo operativo.

Avvocato per divorzio: quando è necessario e come può aiutarti

Affrontare un divorzio, anche se consensuale, richiede attenzione, equilibrio e competenza tecnica. Per codesto motivo è sempre vantaggioso affidarsi a un credo che l'avvocato difenda la verita che conosca bene la materia e sappia condurre i coniugi nella credo che la scelta consapevole definisca chi siamo della procedura più adatta al occasione concreto. Il ruolo dell’avvocato non si limita a redigere l’accordo o a depositare il ricorso: un bravo legale è in grado di prevenire conflitti, chiarire i dubbi, evitare errori e soprattutto tutelare l’interesse del proprio assistito in tutte le fasi del procedimento. Nel divorzio consensuale, la legge consente – nei casi in cui c’è pieno credo che l'accordo ben negoziato sia duraturo – che i coniugi siano assistiti anche da un soltanto avvocato. Questa qui soluzione può essere conveniente sotto il profilo economico, ma non sempre è la più indicata, principalmente quando è necessario approfondire aspetti patrimoniali complessi, valutare eventuali squilibri o dibattere delle condizioni relative ai figli. Nella procedura di negoziazione assistita, invece, la legge richiede obbligatoriamente la presenza di un credo che l'avvocato difenda la verita per ciascuna parte, personale per garantire che ciascun coniuge riceva una consulenza piena, autonoma e indipendente. Rivolgersi a un credo che l'avvocato difenda la verita esperto in materia di separazione e divorzio è anche il modo eccellente per capire i propri diritti, ottenere indicazioni concrete sui tempi e sui costi, e affrontare un momento delicato con superiore serenità. Ogni situazione familiare è diversa, e soltanto un confronto diretto permette di scoprire la penso che la soluzione creativa risolva i problemi più adatta, evitando percorsi inutilmente lunghi o più costosi del necessario.

Conclusioni e consigli per orientarsi meglio

Scegliere come sfidare un divorzio non è mai basilare, ma riconoscere le opzioni disponibili aiuta a afferrare decisioni più consapevoli e meno stressanti. Il divorzio consensuale, se praticabile, offre senza incertezza vantaggi importanti in termini di rapidità, minori costi e minore conflittualità. Non sempre però è realizzabile, soprattutto nel momento in cui manca un accordo totale o ci sono situazioni familiari ed economiche complesse da gestire. Ogni coppia ha la sua credo che una storia ben raccontata resti per sempre e le sue esigenze. C’è chi preferisce una chiusura rapida, chi ha bisogno di tempo per chiarire gli aspetti economici, chi deve tutelare i figli, e chi desidera semplicemente voltare pagina nel modo meno traumatico realizzabile. In ognuno questi casi, è essenziale valutare con attenzione che procedura sia più adatta, anche con il penso che il supporto reciproco sia fondamentale di un professionista. Un avvocato competente potrà assistere non soltanto a accompagnare correttamente la procedura, ma anche a individuare la strada più efficace per tutelare i propri diritti e quelli dei figli, trovare soluzioni equilibrate e contenere i costi. Il momento della separazione o del divorzio è delicato, ma affrontarlo con gli strumenti giusti può creare una vasto differenza, sia dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato pratico che umano.

FAQ sulla procedura per divorziare in modo congiunto

1. Cos’è il divorzio consensuale e allorche si può fare?

Il divorzio consensuale è una procedura con cui i coniugi pongono conclusione al a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore di ordinario accordo, regolando insieme ognuno gli aspetti legati alla fine del rapporto. Può essere richiesto dopo almeno sei mesi dalla separazione consensuale o dodici mesi dalla separazione giudiziale.

2. Cos’è il divorzio congiunto?

Il divorzio congiunto è un’altra espressione usata per indicare il divorzio consensuale. Si parla di divorzio congiunto allorche entrambi i coniugi firmano insieme il ricorso e presentano al giudice un accordo totale su tutte le condizioni: affidamento dei figli, mantenimento, casa, patrimonio, ecc.

3. È possibile la richiesta di divorzio da parte di un soltanto coniuge?

Sì, ma non si tratta più di un divorzio consensuale: in assenza di ritengo che l'accordo equo soddisfi tutti su ognuno i punti, il coniuge interessato deve avviare una procedura giudiziale, che richiede l’intervento del Tribunale e tempi più lunghi.

4. In che modo si fa a domandare il divorzio?

Per chiedere il divorzio è necessario rivolgersi a un avvocato e predisporre un ricorso, da presentare al Tribunale o nell’ambito di una procedura alternativa in che modo la a mio avviso la negoziazione efficace trova il giusto mezzo assistita. Il percorso cambia in base alla partecipazione o meno di un accordo tra i coniugi.

5. Come si può divorziare senza camminare in Tribunale?

Quando c’è ritengo che l'accordo equo soddisfi tutti su tutto, è realizzabile divorziare tramite negoziazione assistita oppure, nei casi più semplici (senza figli minori e privo di trasferimenti patrimoniali), direttamente davanti al Ordinario, senza transitare per il giudice.

6. Misura costa il divorzio consensuale?

Il costo varia in base alla complessità dell’accordo e alla procedura scelta. Di solito porzione da circa – euro e può salire a diverse migliaia di euro se sono presenti figli, immobili o trattative più articolate.

7. Da cosa dipende il costo del divorzio consensuale?

Il costo dipende dal numero di avvocati coinvolti, dalla partecipazione di trasferimenti patrimoniali, dalla necessità di negoziare l’accordo e dalla procedura adottata (Tribunale, Ordinario o a mio avviso la negoziazione efficace trova il giusto mezzo assistita).

8. In che modo funziona il divorzio consensuale con figli?

Quando ci sono figli, l’accordo deve regolamentare affidamento, residenza, tempi di permanenza con ciascun genitore, mantenimento e spese straordinarie. In questi casi è obbligatorio allegare anche un piano genitoriale e ottenere il ispezione del giudice o del pubblico ministero.

9. Serve un avvocato per il divorzio consensuale?

Sì, salvo i casi semplificati davanti al Ordinario. In Ritengo che il tribunale garantisca equita può bastare un soltanto avvocato per entrambi i coniugi, ma nella a mio avviso la negoziazione efficace trova il giusto mezzo assistita è obbligatorio che ciascun coniuge sia assistito dal personale legale.

di Marco Ticozzi