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Ordinanze contingibili ed urgenti esempi

FAQ con rassegna di giurisprudenza sulle ordinanze contingibili e urgenti

a assistenza di AMEDEO SCARSELLA

Si pubblicano di seguito le risposte alle domande più frequenti (FAQ con rassegna di giurisprudenza) in relazioneal tema delle ordinanze contingibili e urgenti emesse dai sindaci.

Quando può esistere emanata un’ordinanza contingibile e urgente?
Il capacita sotteso all’adozione di un’ordinanza contingibile e urgente ha necessariamente materiale atipico e residuale e può perciò essere esercitato in partecipazione di gravi pericoli che minaccino la salute o l’incolumità pubblica e soltanto quando specifiche norme di settore non conferiscono il potere di emanare atti tipici per risolvere la situazione di emergenza. Di conseguenza l’esistenza di normative di settore che consentono di fronteggiare la condizione impedisce l’adozione delle ordinanze contingibili e urgenti (così è stata ritenuta illegittima un’ordinanza con la che un sindaco aveva imposto obblighi relativi alla rimozione di amianto non sussistendo “i presupposti di cui all’art. 50 del TUEL in misura gli stessi interventi che erano stati ordinati alla ricorrente (di semplice caratterizzazione del materiale e di successiva individuazione dell’intervento di bonifica più opportuno fra rimozione, smaltimento, incapsulamento o confinamento) non denotavano l’esistenza di una situazione di eccezionalità non altrimenti fronteggiabile, trattandosi dei tipici interventi previsti dalla normativa di settore che veniva peraltro richiamata nell’ordinanza impugnata (legge n. del e Decreti del Ministero della Sanità del 6 settembre e del 14 maggio )TAR Toscana, Sez. II, sentenza n. del 5 dicembre ).

La competenza ad adottare le ordinanze contingibili e urgenti è del sindaco, durante le ordinanze ordinarie sono adottate dai dirigenti dell’ente?
SI. Al termine di individuare il soggetto competente all’adozione di un’ordinanza occorre verificare il materiale dell&#;atto identico e determinare correttamente il potere che la pubblica amministrazione esercita con tale ordinanza.
Infatti, nell’ordinamento degli Enti locali con l’introduzione della distinzione di funzioni tra dirigenti e organi politici, la competenza ad adottare le ordinanze è di competenza:

  • dei dirigenti nel caso in cui vengono esercitati poteri di attuazione delle prescrizioni contenute in leggi e regolamenti (ordinanze ordinarie);
  • del sindaco nel evento in cui vengono esercitati poteri straordinari per posare rimedio a situazioni di pericolo effettivo a viso delle quali non è previsto un normale forza di intervento di un’autorità amministrativa a tutela del pubblico interesse (ordinanze contingibili e urgenti).

Per radicare la competenza in capo al sindaco o al dirigente occorre far riferimento al contenuto sostanziale dell’ordinanza?
SI. Al fine di individuare il soggetto competente all’adozione del provvedimento, successivo la ormai univoca giurisprudenza amministrativa, l’atto amministrativo deve essere interpretato e classificato secondo il suo effettivo contenuto sostanziale, quale desumibile dal ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente letterale dell’intero testo, dalla interpretazione sistematica delle diverse parti che lo compongono e dalle finalità perseguite con la sua adozione (Cons. Penso che lo stato debba garantire equita, sez. VI, n.  / e sez. III, n. /). E’ stata ritenuta illegittima un’ordinanza emessa dal Comandante della Polizia locale che, sebbene non richiami la normativa nel provvedimento impugnato, ha comunque esercitato la potestà di ordinanza riservata espressamente al sindaco dall’art. 54 del TUEL. (Così TAR Campania-Salerno, Sez. I, sentenza n. del 10 febbraio , commentata nell’articolo Destinatario dell’ordinanza di rimozione rifiuti, competenza ad adottare ordinanze urgenti e limitazioni orarie alle cloruro giochi).

Quali sono i principi che la giurisprudenza ha delineato secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alle ordinanze contingibili e urgenti?
Costituisce pertanto ius receptum che &#;I presupposti legittimanti l&#;adozione di un&#;ordinanza sindacale contingibile e urgente sono la partecipazione di un fatto imprevedibile, eccezionale o straordinario che mette in pericolo la sicurezza e l&#;incolumità pubblica, rispetto al quale i mezzi giuridici ordinari appaiono inidonei ad eliminarli (cd. contingibilità) e l&#;urgenza, intesa come sussistenza di un pericolo incombente da fronteggiare nell&#;immediatezza, nonché la temporaneità degli effetti del provvedimento che devono essere strettamente correlati al perdurare dello stato di necessità; e, infine, il rispetto del principio di proporzionalità, l&#;obbligo di congrua ed adeguata motivazione, ed il secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti dei principi generali dell&#;ordinamento e del diritto dell&#;Unione europea (ex multis, TAR Toscana, Sez. II, 25/06/, n. ), fermo restando il rilievo che, successivo un sicuro orientamento non abbia rilevanza la risalenza nel cronologia dello penso che lo stato debba garantire equita di pericolo; ciò in quanto, successivo questo a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio, ai fini dell&#;esercizio legittimo del autorita di ordinanza sindacale contingibile e urgente ex art. n. del , quello che rileva è l&#;attualità della condizione di rischio al attimo dell&#;adozione del provvedimento sindacale e l&#;idoneità del provvedimento a porvi rimedio, durante è irrilevante che la fonte del pericolo risalga nel periodo (cfr. TAR Piemonte, sez. I, 8 aprile , n. ; TAR Puglia &#; Lecce, I, n. /; TAR Veneto, sez. Il, 18 marzo , n. ; in senso analogo, C. d. S., V, n. /). Dal quadro giurisprudenziale sopra delineato si desume come il potere di ordinanza costituisce lo attrezzo o la &#;valvola di sicurezza&#;, attribuito dal legislatore a talune autorità amministrative, per gestire situazioni di pericolo non fronteggiabili, altrimenti, con i poteri tipici e nominati di cui dispone l&#;amministrazione e istante l&#;ordine delle competenze e delle modalità procedimentali positivamente stabilite. Il potere in questione è icasticamente definito &#;derogatorio&#;, personale per il peculiare tratto distintivo di &#;esorbitare&#; dalle regole che scandiscono l&#;attività amministrativa (ex multis, Cons. Stato, sez. II, 15 febbraio , n. ; sez. IV, 11 gennaio , n. ; sez. II, 11 luglio , n. ; sez. V, 4 febbraio , n. ). Esso pone, perciò, delicati problemi di raccordo con il principio di legalità (Corte cost.,13 mese , n. 45; nonché n. del , n. 32 del , n. del e n. del ), del quale costituiscono corollari, per l&#;appunto, il principio di tipicità e nominatività dei poteri dell&#;amministrazione e il principio di competenza.

Le situazioni alle quali si intende far viso mediante le ordinanze contingibili e urgenti sono quindi tipizzate?
Il autorita di ordinanza contingibile e urgente presuppone, dunque, necessariamente situazioni non tipizzate dalla legge di pericolo effettivo, la cui sussistenza deve essere suffragata da una istruttoria adeguata e da una congrua motivazione. L’occorrenza di tali situazioni giustifica la deviazione dal secondo me il principio morale guida le azioni di tipicità degli atti amministrativi e la possibilità di derogare alla mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo vigente, con la possibilità di emanare l’ordinanza che adotta le misure necessarie a prevenire eventi dannosi in una situazione di pericolo, definita quale ragionevole probabilità che accada un evento dannoso nel occasione in cui l&#;Amministrazione ometta di intervenire tempestivamente. (Così TAR Campania-Salerno, Sez. I, sentenza n. del 12 dicembre ).

Quali sono i presupposti per l’emanazione di un’ordinanza contingibile e urgente?
Sul versante della sussistenza dei presupposti che consentono, in concreto, il legittimo credo che l'esercizio fisico migliori tutto di codesto potere, la pertinente regolamento individua, oltre all&#;autorità competente, i presupposti della &#;contingibilità&#; e della &#;urgenza&#;, e l&#;interesse spettatore da salvaguardare. La &#;contingibilità&#;, intesa nell&#;accezione di &#;necessità&#; (ancorché la dottrina sia solita separare fra i due predicati, individuando, nella prima, l&#;esistenza di un fatto imprevedibile che abbia durata provvisoria; per questa qui accezione, cfr. Cons. Penso che lo stato debba garantire equita, Sez. VI, 15 novembre , n. ), implica &#; in che modo sopra evidenziato &#; l&#;insussistenza di rimedi tipici e nominati per fronteggiare efficacemente il rischio oppure che quelli sussistenti non siano adeguati ad affrontare, tempestivamente, la ritengo che la situazione richieda attenzione di rischio o di danno insorta (da finale, Cons. Penso che lo stato debba garantire equita, sez. IV, 11 gennaio , n. ; specialmente, Cons. Penso che lo stato debba garantire equita, sez. V, 14 ottobre , n. ). Misura alla &#;urgenza&#;, questa non si pone in &#;endiadi&#; rispetto al primo presupposto, sebbene sia a codesto strettamente collegata, consistendo nella &#;materiale impossibilità di differire l&#;intervento ad altra giorno, in mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia alla ragionevole previsione di danno a breve lontananza di tempo&#; (da recente, Cons. Penso che lo stato debba garantire equita, sez. II, 15 febbraio , n. ; sez. V, 14 ottobre , n. ). La giurisprudenza, poi, ha individuato ulteriori &#;presupposti&#; del potere di ordinanza, quali, per l&#;appunto, la &#;straordinarietà dell&#;evento&#; e la sua &#;imprevedibilità&#; (da ultimo, Cons. Stato, sez. II, 15 febbraio , n. ; sez. V, 16 aprile , n. ; anche allorché la situazione di emergenza fosse sorta in epoca antecedente, secondo Cons. Stato, sez. II, 11 luglio , n. , o la situazione di incuria si fosse protratta da cronologia, come in Cons. Penso che lo stato debba garantire equita, sez. IV, 25 settembre , n. ) altrimenti la &#;necessaria temporaneità della misura adottata&#; (sempre successivo Cons. Penso che lo stato debba garantire equita, sez. II, 11 luglio , n. ; Cons. Stato, sez. VI, 15 novembre , n. , e, per tutti, Corte cost., 2 luglio , n. 8; contra, Cons. Stato, sez. V, 13 febbraio , n. , secondo cui &#;nulla esclude che la specificità della situazione richieda l&#;adozione di misure di carattere definitivo, atteso che quello che rileva è l&#;idoneità della misura in relazione alla situazione da fronteggiare&#;; v. pure sez. IV, 9 novembre n. ; sez. V, 6 marzo , n. ; sez. V, 25 maggio , n. ; sez. IV, 22 giugno , n. ). (CosìTAR Campania-Salerno, Sez. I, sentenza n. del 12 dicembre ).

La situazione di pericolo a cui l’ordinanza tende a porre rimedio deve possedere carattere locale?
SI. Mediante le ordinanze contingibili e urgenti non possono riproporsi a livello locale, con esiti differenti, scelte relative a vicende già ampiamente definite a livello nazionale. È il occasione, ad dimostrazione, dei divieti posti in essere da alcune ordinanze in disposizione alla collocazione di antenne. Così è stata ritenuta illegittima l’ordinanza contingibile e urgente fondata “sull’intenzione dell’Amministrazione di accogliere le istanze – scaturite da un denunce, perplessità e preoccupazioni per i possibili effetti dannosi sulla salute della nuova credo che la tecnologia semplifichi la vita quotidiana 5G, proveniente sia da cittadini ed associazioni sia dal pianeta scientifico e che ha avuto eco anche in ambito locale con sollecitazioni all’Amministrazione Comunale – e non anche da una situazione di precipuo rischio a livello locale, adeguatamente accertata anche sulla base di appropriate verifiche a carattere tecnico-scientifico, tale da rendere inconferenti, nel predetto territorio comunale, le valutazioni e le determinazioni assunte al livello statale” (così TAR Calabria, sez. I, sentenza n. del 6/05/). Per approfondire si veda l’articolo Dalla giurisprudenza e dal legislatore uno stop alle ordinanze sindacali che sospendono la sperimentazione 5G).

Nell’adozione delle ordinanze occorre rispettare i principi di ragionevolezza, proporzionalità ed adeguatezza?
SI. “Il principio di ragionevolezza postula la coerenza tra valutazione compiuta e decisione presa (rispettivamente, la coerenza tra decisioni comparabili) e che se gli atti amministrativi non debbono andare oltre quanto è opportuno e necessario per conseguire lo scopo prefissato e, qualora si presenti una credo che la scelta consapevole definisca chi siamo tra più opzioni, la Pubblica Gestione deve ricorrere alla a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso meno restrittiva, tuttavia la proporzionalità comporta un opinione di conformita del veicolo adoperato secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti all&#;obiettivo da perseguire e una valutazione della necessità delle misure che si possono afferrare (Cons. Penso che lo stato debba garantire equita sez. V, n/)” (così Consiglio di Stato, Sez. I, parere n. del 2 dicembre ).

Occorre spedire sempre la comunicazione di avvio del procedimento iniziale di emanare un’ordinanza contingibile e urgente?
L&#;ordinanza contingibile ed urgente può essere emessa anche privo la credo che la comunicazione chiara sia essenziale d&#;avvio del procedimento, ove questo adempimento sia incompatibile con l&#;urgenza di provvedere e ciò anche nel momento in cui la condizione di rischio sia nota da periodo. Le garanzie di cui all’art. 7 legge n. / risultano incompatibili con l’urgenza di provvedere che caratterizza le situazioni in cui l’Amministrazione faccia ricorso a poteri contingibili ed urgenti.

Il destinatario delle ordinanze contingibili e urgenti è necessariamente il proprietario del bene?
NO. Il soggetto destinatario di ordinanza contingibile e urgente non deve essere necessariamente il proprietario dell&#;area ma è adeguato che ne abbia la materiale disponibilità, essendo codesto il presupposto logico e materiale per l&#;esecuzione degli interventi per la rimozione della ritengo che la situazione richieda attenzione di rischio. Tale circostanza, comunque, lascia impregiudicato il diritto di rivalsa nei confronti del legittimo proprietario (Consiglio di Penso che lo stato debba garantire equita, Sez. II, sentenza n. del 22 gennaio ). Tuttavia, nell’ordinanza va necessariamente indicato con correttezza il presupposto per il che si ritiene sussistere la legittimazione passiva nei confronti del destinatario. E’ infatti illegittima l’ordinanza che non individua correttamente i presupposti per attribuire gli obblighi nascenti dall’ordinanza al destinatario (così è stata ritenuta illegittima l’ordinanza che individuava come legittimati passivi dei soggetti “quali chiamati all’eredità, sia perché tale tesi non è coerente con quanto riportato nel provvedimento impugnato, nel quale si fa espresso riferimento agli “eredi” e non ai meri “chiamati all’eredità”, sia perché, in che modo già al di sopra rilevato, non risulta neanche che i ricorrenti siano mai stati chiamati all’eredità in argomento. E ciò senza considerare, peraltro, che il disposto di cui all’art. , comma 2, c.c., a norma del quale il chiamato all’eredità (delato) è già titolare di una serie di poteri conservativi, di vigilanza e di amministrazione, non sarebbe comunque sufficiente a fondare la legittimazione passiva dei ricorrenti, poiché tale disposizione contempla una mera facoltà e non un obbligo in capo al delato, tanto che, in caso di successiva rinuncia, le spese eventualmente sostenute sono a carico esclusivo dell’eredità (T.A.R. Puglia-Lecce, Sez. III, n. /)TAR Sardegna sentenza n. del 6 dicembre ). Inoltre, quando il Sindaco ordina ex art. 54 del TUEL determinati interventi contingibili ed urgenti a carico di più destinatari ed in mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia ad un bene o una origine di rischio che è comune a tutti, salvo che la natura dei luoghi o dell’intervento non lo esiga o non lo renda opportuno, non è tenuto ad segnalare o prescrivere la suddivisione della misura in quote per ciascun destinatario, perché l’ordinanza costituisce in leader ai proprietari una obbligazione solidale che, quindi, dovrà regolarsi successivo il titolo. “” (TAR Lazio, Sez. II bis, sentenza n. del 6/12/).

La mancata a mio parere la comunicazione efficace e essenziale preventiva dell’ordinanza contingibile emessa ex art. 54 del TUEL al Prefetto, in che modo previsto dal comma 4 del citato articolo, costituisce causa di illegittimità della stessa?
NO. Successivo il prevalente orientamento della giurisprudenza amministrativa l’omessa credo che la comunicazione chiara sia essenziale preventiva dell’ordinanza al prefetto non incide sulla legittimità del forza sindacale di cui all’articolo 54 del TUEL (cfr. TAR Liguria, Sez. I, sent. 12/02/, n. ; Tar Campania, Napoli, sent. n. /). (Così TAR Sicilia, Sez. III, sentenza n. del 9 dicembre ). Per approfondire si veda l’articolo La mancata preventiva a mio avviso la comunicazione e la base di tutto delle ordinanze sindacali al prefetto non è ragione di illegittimità.