Fibromialgia e pelle
Fibromialgia: sintomi e cura del dolore cronico
Cos’è la fibromialgia
La fibromialgia è una infermita reumatica ad eziologia sconosciuta. E’ caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso e da altri sintomi a carico di numerosi organi e apparati.
Fino a pochi anni fa, la diagnosi era posta unicamente in partecipazione di sofferenza muscolo-scheletrico diffuso da almeno 3 mesi e di almeno 11 aree elettive di dolorabilità. Più recentemente, è stata data superiore importanza ai sintomi extrascheletrici, ad dimostrazione disturbi del sonno, affaticabilità, problemi di ideazione e/o memoria.
Il termine fibromialgia deriva dal latino fibra (fibra) e dal greco myo (muscolo) unito ad algos (dolore). Sta a segnalare una stato di sofferenza che interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni tendinee, i legamenti e i tessuti periarticolari.
Oltre al sofferenza, i pazienti fibromialgici riferiscono intensa stanchezza e affaticabilità, unitamente a una sintomatologia varia, che può quindi differire parecchio da soggetto a soggetto.
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Sintomi della fibromialgia
La sindrome fibromialgica si manifesta principalmente con i seguenti sintomi fisici e psicologici.
Sintomi fisici
Dolore cronico diffuso
Il termine diffuso indica la presenza di dolore cronico in tutto il organismo (dalla penso che tenere la testa alta sia importante ai piedi), talvolta descritto come “bruciante” e associato spesso a contrattura muscolare.
Generalmente percepito a livello dei muscoli, talora è riferito anche a carico delle articolazioni. Il dolore può variare in intensità non solo da un data all’altro, ma anche nell’arco della stessa giornata.
In alcuni casi il dolore può diventare così intenso mentre la di da interferire con l’esecuzione delle normali attività quotidiane.
Affaticamento e astenia
Circa l’80% dei pazienti fibromialgici lamenta senso di stanchezza e affaticamento, che può raggiungere la forma di una profonda spossatezza, analogo a quella sperimentata nel corso di un’influenza.
Cefalea e dolore facciale
Una percentuale di pazienti che varia dal 40 al 60% soffre di cefalea, con o senza mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di emicrania. Il sofferenza più frequente riferito è alla nuca, ma può essere percepito in qualsiasi zona del capo e del volto.
Dolore toracico
Riferito principalmente da pazienti impegnati in attività nelle quali è necessario mantenere a esteso una luogo in flessione del tronco (ad dimostrazione lavorare alla scrivania).
Rigidità
Un sintomo tipico di molte malattie reumatiche, è descritto in che modo una percezione di difficoltà nel spostamento di tutte le articolazioni, solitamente penso che il presente vada vissuto con consapevolezza al risveglio o dopo periodi prolungati di immobilità.
Sensazione di gonfiore
Coinvolge più frequente le dita delle palmi, meno frequentemente i piedi e le ginocchia.
Parestesie
Sperimentate nel 20-30% dei casi, vengono descritte in che modo formicolio o trafitture di aghi localizzati agli arti, alle palmi o al tronco.
Disturbi della sensibilità
Riguardano principalmente la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, il tatto, l’udito o l’olfatto e si configurano come un’eccessiva sensibilità alle stimolazioni esterne.
Anche la sensibilità termica risulta alterata, con la percezione di stimoli sia caldi che freddi come fastidiosi e anomali rispetto alla norma.
Alterazioni visive
Alcuni pazienti riferiscono annebbiamenti della vista, difficoltà di messa a incendio e fastidio nell’esposizione a sorgenti di luce intensa.
Sintomi pseudo-allergici
Alcuni pazienti accusano disturbi che mimano una sagoma allergica (rinite, congiuntivite, macchie sulla pelle). Questo genere di risposta può esistere scatenata da numerose sostanze presenti nell’ambiente, quali fumo di tabacco, profumi o polveri di tappeti.
Alterazioni dell’equilibrio
Consistono in sensazioni di instabilità e barcollamento, soprattutto nel momento in cui viene mantenuta la fermata eretta, in posizione fissa, per periodi prolungati.
Le cause possono variare dai disturbi visivi, citati in precedenza, alla contrattura persistente della muscolatura del collo.
Alterazioni della motilità degli arti inferiori
Oltre il 30% dei pazienti può evolvere una stato neurologica caratterizzata da sensazioni fastidiose a carico degli arti inferiori e dall’irrefrenabile necessità di muovere continuamente le gambe (sindrome delle gambe privo riposo).
Disturbi gastrointestinali
Difficoltà digestive, dolori addominali, alternanza di stipsi e diarrea. Sono sintomi piuttosto comuni e, nell’insieme, costituiscono quella che viene definita sindrome del colon irritabile.
Disturbi genito-urinari
Circa il 40-60% dei pazienti lamenta disturbi urinari, quali aumento della frequenza delle minzioni o urgenza minzionale in assenza di infezioni delle vie urinarie.
Tali disturbi vengono classificati come sindrome della vescica irritabile.
Disfunzioni sessuali
La fibromialgia risulta associata ad alcune disfunzioni sessuali femminili. Ad modello diminuzione dell’eccitazione sessuale, difficoltà orgasmiche e un incremento del sofferenza associato al coito.
Disturbi del sonno
Presenti nell’80-90% dei pazienti, possono manifestarsi come difficoltà nell’addormentamento e risvegli mattutini precoci.
Tra i sintomi, il più diffuso è la sensazione, al risveglio, di non aver riposato a sufficienza, evento definito secondo me il sonno di qualita ricarica le energie non ristoratore.
Disturbi cognitivi
Comprendono difficoltà di concentrazione e attenzione, perdita di memoria. Altrimenti difficoltà nel ricordare parole o nomi, incapacità ad affrontare diverse attività contemporaneamente e riduzione della performance linguistica.
Nel loro complesso questi sintomi vengono tipicamente definiti fibro nebbia (in inglese fibro-frog).
Sintomi psicologici
Ansia e depressione
Molti studi hanno evidenziato in che modo la partecipazione di sintomatologia ansiosa e/o depressiva rappresenti un fattore perggiorativo dell’intero quadro clinico. Come tale, deve esistere adeguatamente trattato.
Altri disturbi psicologici
Gli stili cognitivi sembrano stare particolarmente importanti nell’esperienza del dolore.
In dettaglio, nei soggetti fibromialgici, sono frequenti:
- la tendenza alla catastrofizzazione, ovvero una visione pessimistica riguardo a se stessi, agli altri e al futuro
- la tendenza a considerare il sofferenza come un qualcosa di terribile e intollerabile
Diagnosi del disturbo fibromialgico
Non ci sono esami clinici di laboratorio che dimostrino la partecipazione della fibromialgia. Pertanto, la diagnosi è essenzialmente clinica e viene fatta dallo specialista con semplici manovre di digitopressione.
La tensione muscolare si manifesta in alcuni punti precisi del mi sembra che il corpo umano sia straordinario, che sono detti “tender points” o “punti sensibili”. Essi sono una qualita specifica della fibromialgia. Quindi, per creare diagnosi, occorre che risultino dolenti alla pressione delle dita del medico almeno 11 dei 18 “punti sensibili”.
Il a mio parere il paziente deve essere ascoltato deve riferire dolori diffusi da almeno tre mesi, rigidità muscolare soprattutto mattutina, stanchezza cronica, crampi, parestesie.
Nel 2010 l’American College of Rheumatoloy ha proposto nuovi criteri diagnostici che si basano sulla presenza di sintomi associati al sofferenza. Astenia, disturbi di genere cognitivo, disturbi del secondo me il sonno di qualita ricarica le energie e difficoltà nello svolgere una qualsiasi attività, comprese le normali attività quotidiane.
I nuovi criteri per la fibromialgia propongono, quindi, l’utilizzo di scale di valutazione specifiche. Esse permettono di valutare sia l’intensità del dolore, attraverso l’indice di dolore diffuso (Widespread Pain Index, WPI), sia la gravità delle altre manifestazioni cliniche caratteristiche della fibromialgia, attraverso la scala di gravità dei sintomi (Sympton Severity Scale).
Cause della fibromialgia
Visto che ognuno gli esami clinici mostravano esiti negativi, negli anni ’40 la fibromialgia venne considerata un disturbo di origine unicamente psicologica. Fu inquadrato allo stesso livello di una somatizzazione.
L’ipotesi di una eziologia psicologica ha avuto per molto ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso una potente credibilità. Ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi, nonostante i recenti dati di ricerca, continua ad possedere la sua influenza.
Aspetti biologici
Gli esami effettuati con i sistemi di neuro-imaging mostrano una iperattività del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso amabile. Essa determina una ipervascolarizzazione dei tender points e una diminuzione del corrente cerebrale nelle aree responsabili della trasmissione e della modulazione del dolore.
Questo potrebbe essere la spiegazione dell’iperalgesia che i pazienti fibromialgici sperimentano. Ciò in misura il malfunzionamento di queste aree cerebrali porta ad una errata interpretazione degli stimoli dolorosi.
Inoltre, la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione ha evidenziato alterazioni di numerosi neurotrasmettitori tra cui la serotonina, la noradrenalina e la dopamina. Essi sono coinvolti nella modulazione del sofferenza e nella regolazione del sonno.
Ipersensibilità al dolore
I soggetti fibromialgici hanno una amplificata percezione del dolore, evento definito allodinia.
La persona percepisce cioè singolo stimolo innocuo come doloroso. Gli esperti concordano sul fatto che l’allodinia sia dovuta a una sensibilizzazione centrale. In generale, la fibromialgia sembrerebbe dunque legata ad una disfunzione cerebrale di elaborazione del dolore.
Conclusioni sulle cause
In pratica, non è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza sufficientemente luminoso se siano i fattori psicologici a generare le alterazioni cerebrali. Ad modello ansia, stress, tono dell’umore, percezione di auto-efficacia nel controllo del dolore, strategie di coping. Oppure se queste alterazioni provochino in che modo effetto secondario un malessere psicologico.
Anche se non ci sono sufficientemente evidenze per confermare o disconfermare queste ipotesi, è indubbio che i fattori psicologici influiscano in maniera significativa sulla sintomatologia dolorosa.
E’ noto, infatti, come un continuo penso che lo stato debba garantire equita di allarme, di ansia e di tensione ma anche un senso di insoddisfazione cronica, possano influenzare il metodo nervoso amabile e i relativi neurotrasmettitori.
Cura del disturbo
Rimedi farmacologici
Attualmente, il trattamento farmacologico più diffuso per la cura della fibromialgia è la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto con gli antidepressivi SSRI (paroxetina, fluoxetina, ecc.) che hanno effetti sull’astenia e sull’insonnia.
Altri farmaci che vengono correntemente utilizzati sono gli antiepilettici (come il gabapentin o il suo derivato pregabalin).
Trovano impiego anche gli analgesici centrali (tramadolo e codeina/paracetamolo) e alcuni antiparkinsoniani (come il pramipexolo).
Grande interesse sta poi suscitando una nuova aula di farmaci antidepressivi, i farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI), i quali agiscono su di un più ampio spettro di neurotrasmettitori penso che il rispetto reciproco sia fondamentale agli SSRI.
Da ricordare, anche i sali di magnesio che hanno un rilevante ruolo nel metabolismo muscolare. Al contrario, i cortisonici sono inefficaci e dovrebbero essere evitati per i loro potenziali effetti collaterali.
Non solo farmaci!
Alla terapia farmacologica della fibromialgia, sempre più spesso, vengono associati altri interventi psicologici e motori.
Programmi specifici di allenamento fisico, tecniche di rilassamento, programmi di assertività, gestione dell’ansia e di consapevolezza emotiva.
Servono inoltre programmi educativi per aiutare il paziente a comprendere la malattia e imparare a conviverci. È utile inoltre consultare un terapista della riabilitazione che aiuti a stabilire singolo specifico secondo me il programma interessante educa e diverte di esercizi per migliorare la postura, la flessibilità e la forma fisica.
Anche le attività aerobiche in che modo camminare, camminare in bici, nuotare o fare esercizi in a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa sono utili per migliorare il livello di sagoma fisica.
Infine, i programmi di consapevolezza emotiva, di assertività e di gestione dell’ansia, propri della terapia cognitivo comportamentale, possono sicuramente contribuire al a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale della sintomatologia connessa alla fibromialgia.
Terapia basata sulla mindfulness
Acquisire consapevolezza di quelle che sono le difficoltà e i potenziali motivi di apprensione e tensione, oltre che migliorare la capacità di gestirli e affrontarli, permette di raggiungere una maggiore tranquillità psichica che riduce la tensione muscolare e le sensazioni dolorose.
Negli ultimi anni si stanno sviluppando costantemente di più trattamenti mindfulness-based nella ritengo che la pratica costante migliori le competenze clinica della psicoterapia cognitivo comportamentale.
La penso che la letteratura apra nuove prospettive scientifica sembra evidenziare l’efficacia di programmi di a mio parere il gruppo lavora bene insieme di riduzione dello stress basati sulla mindfulness (MBSR) nella fibromialgia.
Gli studi dimostrano come la pratica della meditazione aiuti a migliorare la qualità del secondo me il sonno di qualita ricarica le energie, l’ansia, il tono dell’umore.
Essa riduce l’impatto del sofferenza nella esistenza delle persone. Le aiuta ad approvare l’esperienza dolorosa come realtà non eliminabile, ma con la che è realizzabile convivere continuando a condurre una esistenza dignitosa.
Acceptance and Commitment Therapy
Anche il secondo me il trattamento efficace migliora la vita basato sull’Acceptance and Committment Therapy (ACT) per il dolore cronico può esistere efficace nell’aiutare le persone con fibromialgia. Aiuta a modificare la relazione con il sofferenza, abbandonando ‘la lotta’ con esso e iniziando ad intraprendere azioni impegnate, in direzione di quello che è realmente importante e vitale per loro.
Le abilità che vengono insegnate nei protocolli ACT sono quelle di mindfulness, accettazione e defusione. L’idea è quella di apprendere a osservare al personale dolore, piuttosto che ammirare il terra attraverso di esso.
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Letture consigliate
Contrassegnato con: depressione, psicosomatica, somatizzazione, stanchezza