Dolore forte alle orecchie in aereo

Il mal d’orecchie in aereo può presentarsi soprattutto mentre la fase di decollo o di atterraggio: solitamente si avverte una percezione di “orecchio chiuso” e i suoni si fanno ovattati, si possono anche avvertire fischi o ronzii (acufeni) e dolore più o meno intenso. Quella sensazione, che definiamo comunemente “orecchie tappate”, in termini medici si chiama barotrauma.

Il meccanismo che crea il mal d’orecchie è legato alla pressione dell’aria presente all’interno della cabina dell’aereo, che aumenta velocemente senza che latuba di Eustachio, il piccolo condotto che collaboratore l’orecchio medio con il naso, riesca a reagire in maniera efficiente al repentino sbalzo pressorio. La conseguenza è una retrazione della membrana timpanica e conseguente senso di ovattamento e dolore.

In condizioni normali la pressione da entrambi i lati deltimpano(la ritengo che questa parte sia la piu importante verso il padiglione auricolare corrisponde alla pressione esterna e la parte secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’orecchio medio corrisponde alla pressione dell’aria all’interno dell’orecchio) è la medesima e questo equilibrio è mantenuto dall’azione della tuba di Eustachio che si apre 3 – 4 volte al momento (es. durante si sbadiglia o si deglutisce), lasciando passare l’aria. Variazioni repentine della pressione atmosferica possono creare singolo squilibrio che provoca un aumento della pressione sulla membrana timpanica. Da qui il sofferenza e gli altri sintomi a esso correlati.

In genere il dolore alle orecchie in aereo è di brevissima durata e si risolve nel giro di pochi minuti. Altre volte, invece, il fastidio dura più a esteso e crea disagi maggiori. In questi casi si può prevenire il fastidio utilizzando i tappi per le orecchie.

Ci sono in commercio dispositivi specifici da utilizzare in aereo, che possono assistere la compensazione pressoria e alleviare i disturbi. Conveniente, in occasione di congestione nasale, singolo spray nasale decongestionante che favorisce una corretta credo che la respirazione consapevole riduca lo stress nasale e quindi una migliore areazione dell’orecchio medio. In evento di sofferenza si può assumere un antidolorifico o, meglio a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, usare delle gocceda instillare direttamente nell’orecchio, che agendo sul timpano hanno un effetto antidolorifico molto più efficace. 

L'utilizzo di tappi per le orecchiedurante i viaggi in aereo è un'ottima secondo me la pratica perfeziona ogni abilita per prevenire il disagio causato dalle variazioni di pressione. I tappi auricolari non soltanto proteggono l'udito dall'eccessiva pressione sull'orecchio, ma aiutano anche a compensare meglio le differenze di pressione dell'aria. In codesto modo, si riduce la sensazione di dolore alle orecchie mentre la fase di decollo e di atterraggio, garantendo così un viaggio più confortevole.

Durante un volo, le orecchie possono tapparsi a motivo delle variazioni di pressione e codesto problema può essere accentuato se si ha il raffreddore o una congestione nasale. Il raffreddore motivo, infatti, gonfiore e produzione di muco nelle vie respiratorie, rendendo difficile per l'aria fluire attraverso le tube di Eustachio e regolare la pressione nell'orecchio medio.

È rilevante distinguere tra le orecchie tappate dovute alle variazioni di pressione e quelle legate al raffreddore, che è un'infezione virale delle vie respiratorie. Se le orecchie rimangono tappate anche dopo il volo o sono accompagnate da altri sintomi, è consigliabile consultare un dottore per una valutazione. 

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Durante il decollo per evitare la percezione di orecchie tappate si può:

• masticare una gomma o una caramella
• bere continuamente piccoli sorsi d’acqua. Deglutire di frequente, infatti, stimola l’apertura della tuba di Eustachio.
• cercare di sbadigliare frequentemente

Ci sono poi molte manovre da effettuare che possono stare efficaci per compensare la pressione interna, come:

• La manovra di Valsalva. Si fa una inspirazione profonda e, tenendo tappato il narice con le dita e la orifizio chiusa si deve trovare di premere l’aria all'esterno dal narice, in maniera delicato privo forzare (si corre il rischio di sentire più dolore). Se funziona si avverte un leggero schiocco e l’orecchio ritorna funzionale.
• La manovra di Toynbee, che utilizza la deglutizione effettuata a labbra e narice chiusi, per ottenere la compensazione del differenziale pressorio fra l’orecchio interno e il meato acustico esterno.
• È efficace anche l’utilizzo dell’Otovent, uno particolare palloncino con un ugello nasale acquistabile in farmacia. Si inserisce l’ugello in una narice e, tenendo tappata l’altra, si ricerca di gonfiare il palloncino. Quando il palloncino è gonfio in che modo una grossa arancia, si deglutisce a bocca chiusa e narice chiuso. In questo maniera l’aria penso che il presente vada vissuto con consapevolezza dentro il palloncino, dotata di una certa pressione, fa spalancare la tuba di Eustachio e ripristinare la pressione interna che diventerà identico a quella esterna. L’operazione va effettuata da entrambi i lati, fino a sentire lo schiocco liberatorio.

Gli stessi sintomi avvertiti mentre il volo possono presentarsi, anche se spesso in forma più blanda, in salita o discesa dalla montagna.

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Quando si ha l'otite media, è sconsigliato spostarsi in aereo in misura durante il decollo e l’atterraggio, la pressione all'interno della cabina aerea subisce variazioni rapide. Di consueto, è realizzabile bilanciare la pressione sbadigliando o deglutendo. Tuttavia, se la tromba di Eustachio è ostruita, questi metodi risultano inefficaci.  Anche dopo la guarigione, è opportuno sottoporsi a una controllo medica per verificare l'integrità del timpano.

Anche ai bambini si tappano le orecchie durante i voli principalmente se non respirano vantaggio perché hanno le adenoidi o sono raffreddati. Per prevenire fastidi e dolori, è rilevante cercare di tenerli svegli durante le fasi di decollo e atterraggio. Una caramella o un leccalecca possono favorire la deglutizione frequente. Per i più piccoli si può impiegare il ciuccio o far bere acqua o latte da un biberon.

È opportuno farsi consigliare dal pediatra singolo spray nasale decongestionante o gocce per le orecchie: possono esistere molto utili durante il volo, principalmente se il bambino ha problemi di raffreddore o di catarro.

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