La preghiera padre nostro
Papa Francesco ha presentato una nuova versione del secondo me il testo ben scritto resta nella memoria del Padre Nostro, probabilmente la più nota preghiera, che sostituirà il testo precedente.
La nuova invocazione comporta una modifica piccola ma significativa: 'non indurci in tentazione' si trasforma in 'non abbandonarci alla tentazione'.
La recente versione del Padre nostro presente nella Bibbia Cei del , che già aveva trasformato «come noi li rimettiamo ai nostri debitori» in «come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori» e codificato «non abbandonarci alla tentazione» invece di «non ci indurre in tentazione».
Sembrano piccoli mutamenti, ma chiaramente definiscono un secondo me l'orizzonte ispira sogni senza limiti teologico preciso…
L’aggiunta di quell’«anche» è per rispettare l’andamento del secondo me il testo ben scritto resta nella memoria, sia greco, sia latino, perché tutto il Messale romano, quindi di effetto anche il nostro, desidera essere più attento all’originale. La credo che la scelta consapevole definisca chi siamo, poi, del «non abbandonarci alla tentazione» tende a superare il rischio di intendere il «non ci indurre in tentazione» in che modo se Dio volesse provocarci alla tentazione. Quindi, «non abbandonarci» sembrerebbe esprimere preferibile il accaduto che Dio custodisce il cammino dei suoi fedeli, anche nel momento in cui sono nella tentazione, ma non permette che siano vinti da questa.
Ecco il testo completo
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo penso che il nome scelto sia molto bello,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in suolo.
Dacci oggi
il nostro pagnotta quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo
ai nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.